Nascita come rinascita

appunti per un appuntamento al Museo Africano

Diversamente da quanto avviene da noi l’ idea di rinascita permea l’ intera cultura tradizionale africana. Infatti all’ idea di un tempo lineare che a partire da un evento fondante è scoccato all’infinito come una freccia, l’ animismo contrappone una visione di tempo circolare, un tempo dove nascita, morte e rinascita si alternano eternamente. E’ la visione rappresentata dal cerchio o dal serpente che si morde la coda. La prima conseguenza è una più serena visione della morte e la mancanza della nostra ossessiva smania di controllo sul futuro. Si vive nel presente, in una sorta di tempo sospeso che va goduto fino in fondo. Come la luna nelle sue diverse fasi, tutto ritorna. Il tempo circolare scandisce il tempo fertile di terra, donne e animali. In un eterno ritorno si alternano i tempi delle maree, i tempi fertili e infertili della natura.

E’ quello che gli antichi greci chiamavano aion, contrapponendolo al chronos, il tempo che fa violenza alle cose perché ogni istante viene alla luce sopprimendo il precedente. Poco importa, in questa concezione, che non sia il medesimo individuo a rinascere perché l’individuo si realizza solo nella comunità, sia esso umano, animale o vegetale. “ Io sono poiché noi siamo” è il fondamento etico della cultura tradizionale africana. Poiché tutto è Energia, nulla di nuovo si crea e nulla si distrugge ma tutto, incessantemente si trasforma. E’ il panta rei, tutto scorre, di Eraclito. Vivere richiede l’esercizio di assecondare il fluire della vita nel suo eterno divenire piuttosto che ostinarsi a trattenere ciò che inevitabilmente scorre via. Un mito Dogon racconta che davanti al telaio la mano che tiene il filo pensa di possederlo ma deve lanciarlo all’ altra mano che a sua volta pensa di entrarne in possesso; in realtà la tessitura avviene quando spoletta col filo vola dall’una all’altra: creare vuol dire lasciare andare.

Questa idea che la vita sia una infinita serie di passaggi comporta che l’idea di morte sia il passaggio dal mondo visibile al mondo invisibile degli Spiriti da cui nuovamente si verrà chiamati ad abitare il mondo visibile. Anche i Riti di passaggio, quelli che segnano la fine dell’ infanzia per entrare nel mondo adulto, vengono rappresentati presso tantissime etnie come la morte allo status di bambino e la rinascita a quello di adulto. In modo simbolico, certo ma questo non inficia il suo significato.

Per finire questi brevi appunti non posso non citare la danza che in Africa ha appunto questo significato: potenziare o rinnovare il movimento dell’ energia in modo che quando la danza è finita il mondo sia rinato, migliore. Non a caso si danza in cerchio e a danzare è l’intera comunità, uomini, donne, vecchi e bambini.

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