

Tutto parte da un incontro. Luciana Riggio, residente a Verona, (già docente di lettere antiche, ora antropologa specializzata sull’Africa Occidentale) incontra in Africa il tour operator Godfried Agbezudor, residente ad Accra (Ghana). Per alcuni anni si stabilisce fra loro un fruttuoso scambio di esplorazioni, informazioni ed esperienze condivise. Un anno fa, con l’intensificarsi della crisi umanitaria e sociale a seguito dell’emergenza Covid, nasce l’idea di lanciare ad Accra un piccolo progetto che possa offrire un’opportunità formativa e lavorativa per le ragazze: la categoria certamente più colpita in ogni situazione di crisi, non solo in Africa.

Intorno a questo progetto si è creata molto presto una rete di amici (singoli di ogni categoria sociale; gruppi di danza e di teatro) che in modo occasionale e sporadico ha cercato di contribuire – con eventi, iniziative e donazioni – a questo progetto. Ora ci siamo costituiti in associazione APS (ente di promozione sociale no profit) per cercare di garantire una continuità al progetto. L’idea è di non fermarsi a questo, ma di intraprendere anche altre iniziative di scambio e di promozione sociale.
Cosa proponiamo
Siamo abituati a percepire l’Africa come un problema, invece che un’opportunità. Noi vorremmo attivare forme di condivisione e di scambio in cui ogni parte possa donare e ricevere. Da un lato vorremmo quindi attivare occasioni in cui noi europei possiamo conoscere meglio l’Africa, per ricevere qualcosa del suo enorme patrimonio artistico, filosofico, narrativo… Incontri con l’arte, la musica, la danza, il cinema africani, eventi in cui si assaggi il cibo africano e si sperimenti quel particolare modo di fare festa, molto inclusivo e aperto ad ogni categoria di persone. Dall’altra, vorremmo attivare piccoli progetti che permettano una promozione personale e sociale in loco; una forma di restituzione rispetto agli abusi umani ed economici, perpetrati dai Paesi “civilizzatori”, che hanno trascinato quelle popolazioni in situazioni di pura sopravvivenza.
